Cgil Monza Brianza aderisce alla manifestazione di giovedì 17 luglio promossa a Muggiò e Nova Milanese da Anpi
Gaza muore di fame. Insieme alle bombe che ogni giorno provocano centinaia di morti e feriti, la nuova arma di Israele contro la popolazione della Striscia è la carestia. Più di 2 milioni di persone lasciate senza assistenza alimentare, senza casa, senza reddito: una catastrofe umanitaria causata dal blocco totale degli aiuti imposto dal Governo Netanyahu.
Affamare la popolazione civile, per il diritto internazionale, è un crimine di guerra.Contro questa inaccettabile vergogna è necessario far sentire ancora la nostra voce per l’immediata liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e contro il nuovo piano approvato dal Governo Netanyahu che prevede l’occupazione e l’annessione della Striscia di Gaza, con la deportazione e l’espulsione della popolazione palestinese.
Un piano che prevederebbe anche l’occupazione della Cisgiordania. È urgente rivolgerci al Presidente della Repubblica, al Governo, al Parlamento italiano, alle istituzioni europee e internazionali affinché agiscano con immediatezza nei confronti di Israele, mettendo in campo ogni strumento politico, diplomatico e di pressione economica per fermare il massacro della popolazione palestinese. Chiediamo il cessate il fuoco immediato, una tregua permanente per permettere la liberazione di ostaggi e prigionieri.
Chiediamo la revoca del blocco agli aiuti per la popolazione di Gaza, l’apertura di corridoi umanitari, la garanzia dell’accesso alle cure mediche e la protezione delle persone più vulnerabili.
Chiediamo il riconoscimento dello Stato di Palestina, come già fatto da parte dell’Organizzazione internazionale del Lavoro.Condanniamo con fermezza anche l’attacco militare di Israele contro l’Iran, con il successivo coinvolgimento degli USA. Esprimiamo la nostra vicinanza alla popolazione civile iraniana e ribadiamo il nostro supporto al movimento “Donna, vita, libertà”, a sindacaliste e sindacalisti, giornaliste e giornalisti ancora in carcere, perseguitati dal regime degli Ayatollah.
Giustificare le bombe su Teheran con il tentativo di rovesciare quel regime, come fatto da Israele, è una strumentale vergogna, irrispettosa delle vere vittime dei Pasdaran.
Come già avvenuto nella storia recente in Iraq, in Siria, ma anche a Belgrado e Kiev, la giustificazione ipocrita delle bombe è sempre legata alla volontà di liberazione di un popolo e all’affermazione della democrazia. Le uniche verità sono morte e distruzione e l’affermazione della legge del più forte.Il rispetto del diritto umanitario e internazionale non si persegue con la violenza e la guerra.
Per questo siamo fermamente contrari anche alle politiche di riarmo dell’Unione Europea e della NATO, che nulla hanno a che vedere con la costruzione di una politica estera e di difesa comune dell’UE.
Invitiamo le istituzioni italiane, europee e internazionali a cessare la vendita di armi e sospendere gli accordi commerciali con tutti i Paesi in guerra, a partire da Israele.
Giovedì 17 luglio, a partire dalle ore 20:30, aderiamo alla manifestazione indetta dalle sezioni ANPI di Muggiò e Nova Milanese per solidarietà alla popolazione di Gaza, di Kiev e di tutti gli altri paesi colpiti da conflitti.
Lo faremo per dare voce a questi popoli e per chiedere alle istituzioni italiane ed europee interventi immediati per il cessate il fuoco e per la pace.