Saper leggere il disagio e stare vicino alle persone: gli Uffici politiche sociali di Cgil e Cisl rilanciano il corso per delegati e antenne sociali

da | Gen 25, 2023 | Cgil Monza e Brianza, Segretariato Sociale

Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare una rete di prossimità nelle aziende e sul territorio

Corso delegati e antenne sociali in Camera del Lavoro

Torna il corso promosso dagli Uffici politiche sociali della Cgil di Monza e Brianza e della Cisl Monza Brianza Lecco per formare delegati e volontari per “saper leggere il disagio” e conoscere gli strumenti per intervenire, sia nei luoghi di lavoro che nelle attività svolte sul territorio dalle associazioni di volontariato.

Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’Ambito di Desio e l’Ambito di Carate Brianza, è alla sua terza edizione ed è in parte finanziato dal fondo GAP, gioco d’azzardo patologico.

La prima giornata di corso, che si è svolta ieri nella Camera del lavoro di Monza, è stata dedicata a formare i corsisti – una trentina di partecipanti tra delegati e volontari –  alla lettura del disagio e all’instaurazione di una efficace relazione di aiuto.

Dopo gli interventi introduttivi di Franco Stasi, Mirco Scaccabarozzi e Elena Rovati per Cgil, Cisl e Uil territoriali, è intervenuta Ornella Perego che coordina l’equipe di promozione della salute ed è referente del “Piano prevenzione gioco d’azzardo patologico” di Ats Brianza.

Il corso proseguirà con altre sette lezioni incentrate su temi diversi come le dipendenze, la salute mentale e la vulnerabilità sociale ed economica. I partecipanti al corso avranno anche l’occasione di visitare i servizi sociali e sanitari territoriali e conoscerne gli operatori in modo da acquisire informazioni utili per l’orientamento delle persone che intercetteranno nel corso della loro esperienza lavorativa o di volontariato.

A conferma della bontà del progetto – commentano Franco Stasi e Mirco Scaccabarozzi di Cgil e Cisl territoriali – Ats riconosce il valore di prevenzione del delegato aziendale e dell’antenna territoriale: formiamo persone in grado di agganciare le situazioni di fragilità e di accompagnare chi ha bisogno ai servizi evitando lo scivolamento dei cittadini in difficoltà nella povertà economica e relazionale”.

Un’esperienza di cui andiamo fieri e che non ha precedenti sul piano regionale – continuano i dirigenti sindacali –. Non chiediamo ai nostri lavoratori di diventare assistenti sociali, ma di fare del proprio meglio per stare vicino alle persone”.

Sottolineiamo – concludono – quanto sia importante la collaborazione tra Ats, gli ambiti e le organizzazioni sindacali: questo progetto ha la capacità di mettere insieme l’aspetto sociale e la prevenzione sanitaria del disagio”.

Area Migranti e Politiche Sociali